giovedì, novembre 30, 2006

Progetti

Ieri sera, ore 20:00 ca.: “Forma e Sostanza” dei CSI sparata nelle orecchie ad annullare l’inquinamento acustico saigonense, mi avvio a visionare il locale che diverrà “L’Osteria: Italian Restaurant & Pizzeria”. Attualmente è un ristorante indiano – Ali Baba il suo nome – e mi è dunque toccato mangiare cibo An Do (in vietnamita vuol dire cibo indiano appunto). Devo ammetterlo, pur essendo aperto ad ogni tipo di cucina e nonostante apprezzi vari sapori che giungono da ogni parte della terra, la cucina indiana continua a non conquistare il mio palato, probabilmente mangio sempre le cose sbagliate… in ogni caso ho innaffiato il tutto con una massiccia dose di birra e tutto è diventato piú apprezzabile.
Comunque il locale si presenta piú largo rispetto allo standard vietnamita (che di solito è come una scatola di scarpe, per intenderci, molto lunga ma anche molto stretta). Ci sono diversi lavori interni ed esterni da eseguire, che da buon geometra sto già mettendo su carta (anzi su disco fisso), - stiamo pensando ad un ambiente rustico e nel contempo elegante; tante cose come layout del menu, biglietti da visita (vedi foto), design interno e facciata esterna, dettagli di arredo verranno partoriti proprio sul mio fido computer portatile. Marco, lo Chef, sta già formulando il menu, che prevedrà tanti piatti di pesce, frutti di mare e crostacei. Non c’è ormai molto tempo a disposizione, l’apertura è prevista per metà gennaio.

martedì, novembre 28, 2006

Bun Cha

Oggi la mia piccola, che ha il suo giorno libero, mi ha cucinato una delle pietanze vietnamite che preferisco: Bun Cha, ovvero tagliolini di riso con carne di maiale alla griglia, salsa di pesce e insalata. buonissimo.

lunedì, novembre 27, 2006

20 giorni!!!

In 20 giorni devo preparare un catering per 100 persone, chiudere un ristorante ed aprirne uno nuovo, traslocare in un nuovo appartamento, trovare un nuovo staff (decente)... e poi non ditemi che non faccio un cazzo...

giovedì, novembre 23, 2006

Basta Saigon

Dopo 10 giorni a Muine, 10 giorni di sole spiaggia mare sono tornato a Saigon, città che mi sta diventando sempre piu' insopportabile... ma non starò qui per molto perchè in dicembre torno, forse defintivamente, a Muine; è il posto che mi piace di piu' in Vietnam, piccola località sul mare, c'è un bel gruppetto di espatriati casinisti, c'è la possibilità di imparare a fare kite surf (cosa che sicuramente farò, anche se un very expensive) e poi si conosce gente da ogni parte del mondo. Per cui basta Saigon, basta smog, basta traffico infernale. Basta!!! Olè

sabato, novembre 18, 2006

sacrifici

e intanto continua la mia dura vita da spiaggia...

venerdì, novembre 17, 2006

Südtirola in do Welt

Un carissimo saluto va alla comitiva di Südtirola che in questi giorni fa ritorno a casa dopo aver viaggiato tra Thailandia, Cambogia e Vietnam, tour che ha toccato anche Muine.
E' stato bello parlare DIALEKT e poi, per me che ho passato cosi' tanto tempo in Val Gardena sentire che tra loro si parlavano in ladino, ha fatto un certo effetto (4 erano della mitica Val Badia, 1 di Brunico).
Bella comitiva di gente tranquilla, senza pretese, molto divertente e simpatica. Come clienti poi sono come oro: di buona forchetta, ordinano bottiglie di vino e non pensano al portafoglio. Beh, noi altoatesini siamo cosi': le ferie se le codono, altrimenti stanno a casa.
Poi con il ragazzo di Brunico (mi sfugge il nome, ho ormai un solo neurone che vaga nel mio cervello bruciato) ho in comune una cosa: siamo stati entrambi a letto con la XXXXXXX... per dire come e' piccolo il mondo.
Kemmts guat hoam und wenns enk olls af die Eior geaht, kemmts lai wiedo umma, nocha tiamo a Südtirol - Restaurant auf: Knödel und Greaschtl on the beach! SERVUS!

martedì, novembre 14, 2006

Muine - un anno dopo

Circa un anno fa Muine, ridente localita' balneare del Vietnam meridionale, si aggiravano 5 esseri fortezzini, molto assettati e con il cervello assiepato da un infinita' di cazzate: Paolone, Goggi detto "Belze", Ciuca detto "Giggen", Didi detto "Mano" ed io. Si faceva merenda con l'aragosta, si beveva (tantissima) Tiger in bottiglia e si girava poi in 4 su una moto, completamente ubriachi. Si passava la tarda mattinata ed il primo pomeriggio in piscina a spurgare. Fino al formula magica? Ci beviamo una birra? E si aprivano le danze... A sentirla cosi' sembra la classica comitiva di ubriaconi inglesi in ferie. Invece no: noi ci ubriacavamo con classe, sempre con un certo ritegno... mi ricordo a Kho Samui, prima vacanza nel sudest asiatico, quando una ragazza insisteva per fare "bum bum" (come dicono loro), ed io ero veramente, ma veramente "stanco". Le dissi, con tono serioso da prof universitario:"no scua, ma sono completamente ubriaco." E lei, vedendo che non barcollavo e non emettevo strani versi si incazzo': "no, you're not drunk!!!" Io poi:"Ma guarda cara mia, avro' bevuto 20 birre..." Non ebbe piu' niente da obiettare.
L'emblema del finto sobrio e' sicuramente Goggi, o Belze, o Vespa come lo si vuole chiamare... sempre con autocontrollo, sempre senza alzare la voce, con la battuta tagliente e il racconto con mille esagerazioni (scuola Paco). Bei momenti, con Belze.. (mi mancano le tue cazzate, muoviti con quelle pratiche e vieni a trovarmi!!!)
E dunque sono tornato a Muine (in moto, 200km, 3,5 ore, gran rottura di coglioni per uscire da Saigon, ma poi viaggio piacevole nella campagna vietnamita) per sostituire il manager che si concede una vacanza. Giornata tipo: mi alzo alle 8 (sto cazzo di gallo della vicina ha rotto i coglioni), spiaggia, ristorante ore pranzo, pomeriggio di nuovo spiaggia a cazzeggiare, serata al ristorante, dopo chiusura in giro per i vari localini di Muine. Vita rilassante e aria buona. Mi ci voleva dopo sti mesi a Saigon.
E molti angoli di Muine mi ricordano l'ultima vacanza no limits con gli amici...

mercoledì, novembre 08, 2006

traffico

Mi riprometto di non girare piu' per Saigon nell'ora di punta... ($#&*%x¶!!!)

Riccardino Fuffolo II

Siccome Riccardino Fuffolo I me l'hanno fottuto o si è perso o è finito tritato sotto un camion o se lo sono mangiato i ratti... abbiamo preso un nuovo cagnolino: Riccardino Fuffolo II. Vediamo quanto dura questo...
Intanto io mi appresto a partire per 10 giorni a Muine, località sul mare molto tranquilla, dove ho lavorato già in febbraio per un mese. Mi farò i 200 e passa chilomteri con la mia moto, così avrò anche il tempo di ammirare il paesaggio e scattare qualche foto. Sicuramente meglio che prendere uno di quegli scomodissimi "Open Tour Bus", che per fare la stessa tratta ci mette 5 ore, e per lo piú guidato da un autista (se così si può definirlo) che in discesa mette in folle, pigia il clacson ogni due minuti indipendentemente dalla necessità, e supera in curva...

lunedì, novembre 06, 2006

Promiscuità

Oggi voglio raccontarvi le ambiguità sessuali del popolo vietnamita... esatto le ambiguità, che in questo paese sembrano la normalità delle cose, per carità nulla contro i vari orientamenti sessuali, ma ogni tanto la gente qui ti lascia spiazzato. Per quanto libertino tu possa essere. Esempio: il mio pizzaiolo (foto) subisce una forte delusione amorosa da parte di una ragazza. Lui decide che è ora di diventare gay. E lo fa. Altro esempio: Assumo un apprendista pizzaiolo; ogni tanto, a fine turno la sua ragazza, peraltro gran pezzo di gnocca, viene a prenderlo, sembra felice insieme a lei... Dopo due settimane decide di andare a "dormire" con il pizzaiolo "senior", quello già convertito alla causa gay insomma. Altro esempio: uno straniero, sposato con due bambini, che lavora qui a Saigon, torna a casa dalla sua famigliola: trova la moglie a letto.. con un altra... Ieri sera poi, come solitamente, vado in centro per incontrare gli altri al ristorante di De Tham Street: c'era uno degli aiuti cuoco che si stava dando, in cucina, lo smalto alle unghie dei piedi. E di questi esempi ce ne sono a centinaia, basta guardarsi in giro e si vedono tante coppie di vietnamiti che girano a braccetto... Ora io non ho niente contro i gay, anzi, ma permettetemi di essere per lo meno sbalordito dallo strano approccio alla sessualità di questo popolo: da una parte ti dicono che le ragazze vietnamite vogliono arrivare vergini al matrimonio (????????) e per legge è vietato ad una coppia non sposata di dormire nello stesso letto (????????????). Dall'altra, sotto la superficie della falsa moralità, vi è una promiscuità che non avevo mai visto prima. Sia chiaro: a me continua a piacere la gnocca...

domenica, novembre 05, 2006

websites

ecco i siti/blog che ho "disegnato" negli ultimi tempi
www.studiomorocutti.it

Continuiamo a farci del male…

È uscito poco tempo fa il rapporto annuale del WWF “Living Planet Report 2006”, il quale ci dice che, continuando in questa direzione, l’umanità avrà bisogno di un altro pianeta entro il 2050. Si sta arrivando ad un livello di sfruttamento delle risorse naturali non piú sostenibile. Io mi chiedo: dobbiamo veramente arrivare al punto di non ritorno per capire che abbiamo sbagliato strada? Siamo veramente così miopi?
Se l’umanità non cambia drasticamente i propri modelli di consumo i miei figli, se un giorno ne avrò, i vostri figli, subiranno delle conseguenze disastrose. Stiamo distruggendo il pianeta. Rendiamocene conto.
Links:

sabato, novembre 04, 2006

Filoncino

In Vietnam non mi faccio mancare proprio niente: adesso, con il nostro forno a legna, facciamo anche i filoncini...
E visto che parliamo di cucina: ieri serata sushi & sashimi con Ciro, tutto molto ma molto buono, incomincio ad apprezzare questo tipo di cucina giapponese, specialmente il Sakè: 5 bottigliette in due. Che vi assicuro non è poco. Che viola...


venerdì, novembre 03, 2006

ancora Terzani...

Ho finito anche "Un indovino mi disse". Bello anche questo, anche se triste da un certo punto di vista: trasmette la disperazione provata dal Terzani per la corsa all'occidente e alla modernizzazione da parte degli stati asiatici, e la conseguente perdita della cultura asiatica, che tanto lo aveva affascinato. E in tante cose che scrive trovo conferma io stesso qui in Vietnam. Ormai l'occidente anche qua è visto come un mito da seguire a tutti i costi a discapito delle loro tradizioni, vecchie sapienze, a scapito delle loro religioni e usanze. Noi che scappiamo da un mondo stressato e loro che lo rincorrono. C'è un pò di triste ironia in questo... Consigliato comunque, come qualsiasi altro libro di Terzani.

mercoledì, novembre 01, 2006

Business Cards

C'è una cosa di cui si fa larghissimo uso qui in Vietnam ed in Asia in generale: i biglietti da visita. Sono come i buchi del culo: ognuno ne ha uno. Dal mototaxista alla general manager, dalla lavandaia al personal trainer in palestra. All'atto della presentazione ci si porge il proprio biglietto da visita, per far capire alla controparte che cosa si fa o si è per campare, per lasciare il proprio numero di telefono o la propria email o piu' semplicemente per far ricordare il proprio nome. Ne sono sommerso ormai (e da notare che nella foto non sono neanche un quarto di quelli che ho). Mi è tornato utile riceverne qualche volta: dopo una serata all'insegna della bevuta piu' sfrenata, la mattina dopo questi biglietti da visita mi ricordavano i nomi, peccato non le facce, che avevo incontrato...