sabato, marzo 29, 2008

Xianggang

Effetto Olimpiadi sui visti cinesi: la maglia si restringe e ci tocca uscire ogni mese per rifare il visto, quando prima bastava rinnovarlo ogni 6 mesi. Ne approfitteró per farmi qualche serata in piú ad Xianggang, Hong Kong, in mandarino porto profumato. Ieri ci sono stato con Tony, mio amico che vive li. Ad inizio serata ci siamo dati al lusso piú sfrenato, che é per me troppo difficile da descrivere; Hong Kong é una delle capitali mondiali della ristorazione e del divertimento serale, é all'avanguardia e ti trovi in locali che ti danno delle sensazioni veramente incredibili. Saranno le varie viste su una delle skyline piú famose al mondo, sará la musica giusta, sará l'ambiente cosmopolita, il design d'avanguardia... fatto sta che Hong Kong di notte ti rapisce in un mondo tutto suo, ti porta nel futuro.
Aperitivo all’Aqua con spettacolare vista sulla skyline di Hong Kong, cena poi al Sabatini Ristorante Italiano (ravioli ripieni di carciofo e ricotta di bufala, poi agnello allo spiedo, spettacolari entrambi i piatti). Afterdinner al Felix del Peninsula Hotel (quanta figa…), dove c’era troppa gente che ci ha fatto scappare subito per Lan Kwai Fong, il cuore della serata ad Hong Kong. Qui trovi una miriade di baretti e ristorantini, musica dal vivo, gente che chiacchiera, passeggia, si ubriaca, urla e balla. Tocco finale a Wan Chai, nei locali di dubbio gusto, tipicamente asiatici. E per una volta mi sono sentito ricco veramente: ho dormito in un piccolo yacht a Discovery Bay.
Fantastica Hong Kong, con le sue mille sfaccettature: il lusso piú sfrenato dei ristoranti high class e i punti di ristoro da quattro soldi, enormi ultramoderni grattacieli del centro finanziario e i vecchi vicoli incasinati di Kowloon, la frenesia della city e la calma di Lantau Island, gente da ogni parte della terra… Hong Kong è magica, ogni visita mi lascia belle emozioni e sensazioni.

giovedì, marzo 27, 2008

traduzioni cinesi

All'entrata del reparto uomini di una sala massaggio:

mercoledì, marzo 26, 2008

Elezioni

Oggi, per posta, ad Alberto sono arrivati i documenti per votare. Apriamo la busta e faccio vedere alla mia assistente le schede elettorali. "Sai in Italia possiamo decidere chi ci comanda". Peró non le ho spiegato che tipo di gentaglia poi effettivamente va a finire in parlamento, non le ho detto che tanta di quella gente dovrebbe piuttosto essere rinchiusa in galera. Non le ho neanche detto che questa gentaglia la si trova in ogni partito, e che votazione o no, l'Italia andrá sempre piú a picco. Non le ho neanche minimamente provato a spiegare poi che c'é un magnate delle televisioni che tiene in ostaggio la politica da oltre un decennio, non le ho spiegato che perfino la sinistra ormai non é piú sinistra, non le ho raccontato dei costi della politica italiana rapportata con gli altri paesi europei. Non le ho raccontato degli intrecci tra la mafia e la politica, dei giornali venduti al soldo dei politici, delle televisioni, delle tangenti, dei rifiuti a Napoli, degli incidenti a Genova, delle stragi insolute, dei servizi segreti deviati, della massoneria, della P2, del....
Tanto non mi avrebbe capito...

P.S. comunque il materiale elettorale é finito dove meritava: nel RÜS (spazzatura in dialetto piemontese ndr).

domenica, marzo 23, 2008

non sono sparito... sono solo pigro

Non aggiorno da un pó, lo so, ma non mi sento ispirato. Che dire... lezioni di cinese stanno andando avanti, sto andando pure in palestra per correre e tenermi in forma, lavoro, mi diverto, biliardo, bowling, qualche massaggio, qualche appuntamento con qualche topolina... solita vita. Prossima settimana vado ad Hong Kong con il mio amico Tony (questo il suo blog). Forse qualche ispirazione a Wan Chai la troveró... hehe
PS. il casino successo non lontano da qui non trova posto sul mio blog, purtroppo non me la sento...
PS2: sembra che ci siano nuovamente problemi con l'influenza aviaria, speriamo bene...

sabato, marzo 01, 2008

Di nuovo in Cina

Sono di nuovo a scrivervi dalla Cina. Che dire... questo paese ha un altro ritmo, un’altra marcia. Lavorando e vivendo qui, come ho già scritto, sei contagiato da questa carica positiva che scorre nella gente, da questa voglia di fare. Affronti gli ostacoli, le sfide, la vita quotidiana con ottimismo. In Italia, e dispiace dirlo, è il contrario. C'è una negatività che ti affloscia, un pessimismo, un’apatia che angoscia... L’Italia non sta andando bene, lo sappiamo tutti. Ma che andasse proprio cosí male non me lo aspettavo. ahiahiahiahi
Le vacanze sono state comunque belle, sono stato bene. Ho rivisto parenti e amici cari e carissimi, ho fatto delle gran sciate (grazie Fior e Didi....), ho partecipato ad un torneo di calcetto in palestra (notare la foto, prima della nostra ultima partita, imbriaghi duri, con magliette cinesi..) durante il quale abbiamo consumato ettolitri di succo di luppolo, mi sono divertito un mondo con Belze a sparare cazzate a raffica, ho gustato la meravigliosa cucina altoatesina di mamma Annamaria. É stato un bel periodo. Però mi sono accorto che ormai mi sento fuori luogo, mi sento un pò un estraneo. Chiaramente in Italia è cambiato poco o niente, é il mio modo di vedere le cose che é cambiato.
Faccio una vita in un contesto completamente diverso, seguo un mio personale maturamento, mutamento, cambiamento dettato dalla situazione in cui vivo, dalle conoscenze e esperienze che faccio, dalla gente che incontro. Mi sono oramai staccato dal percorso di vita che avevo intrapreso con gli amici e conoscenti del mio paesello e ho scelto una via diversa e lontana. E questo percorso mi fa vedere il mondo con occhi diversi, ovviamente. Mi fa pensare in modo differente. Mi pone altre priorità. Mi mette davanti a difficoltà che non avevo mai affrontato. Tutte cose che mi fanno maturare in maniera diversa da come sarei maturato a casa. Non dico meglio o peggio. Solo in modo diverso. E questo mi fa sentire un pó estraneo e spaesato.
Imparare un’altra lingua, conoscere gente da ogni parte del mondo, visitare luoghi esotici, sono tutti aspetti della mia vita dei quali difficilmente potrò fare a meno. Per non parlare del lavoro: in Italia per aprire qualche cosa ti massacrano la burocrazia, le tasse, le leggi e leggine. Sei sempre sul chi va lá… Qua chi ha voglia di fare fa. E noi stiamo facendo.
E le ragazze... che in Italia ormai sono diventati maschi a tutti gli effetti, zero femminilità, soltanto con la voglia di comandare e sopraffare... e ora so già che attirerò le ire delle mie amiche: ma è così, dispiace dirlo, ma è proprio così, a parte qualche rara eccezione.