giovedì, maggio 29, 2008

Bali

Una settimana in questa fantastica isola tropicale dell’Indonesia mi ha fatto riscoprire l’Asia che amo, quella dei colori piú vivi, del sorriso della gente, dell’ospitalità, dei sapori del cibo esotico; quell’Asia che mantiene ancora una sua identità, e che pur guardando al futuro ed al mondo circostante rispetta le proprie radici e tradizioni. Si respira, a Bali, un atmosfera speciale, che ti riempie, ti rilassa, ti distende. Bali potrebbe diventare la mia futura casa. Ci sto pensando.
Abbiamo:
- alloggiato al Pelangi Bali Hotel di Seminyak, sulla spiaggia, con bar in piscina (come piace al mio amico Paolone), pulito, ottimo servizio, tanta gentilezza;
- visitato la foresta tropicale nei pressi di Ubud, piena di scimmiette che mangiano ignorando i turisti circostanti
- divorato 5 chili di pesce fresco in due sulla spiaggia di Jiramban
- osservato giovani indonesiane lavorare l’argento artigianalmente
- ci siamo incantati alla vista della natura all’interno dell’isola, delle sue risaie e foreste
- bevuto birra dei bar di Kuta la sera ascoltando gruppi rock dal vivo
- mangiato delle ottime specialitá di bali al Lucky Day di Seminyak
- conosciuto diverse ragazze di Bali dalla pelle scura e dalle belle forme
- assaporato il tramonto al tempio di Tanah Lot su nere scogliere

… ma soprattutto abbiamo passato ore sdraiati a bordo piscina ad oziare.
(ecco qua una raccolta di foto)





ed ecco un video:



lunedì, maggio 19, 2008

minuto di raccoglimento

Oggi é stato indetto un minuto di raccoglimento per le vittime del recente terremoto nello Sichuan. Il minuto di raccoglimento in Cina peró é differente rispetto al nostro modo di concepirlo. Da noi si usa stare in silenzio. In Cina invece é un frastuono di sirene e clacson. Ecco il video:

Inoltre é stato indetto lutto nazionale per 3 giorni: tutti i canali, ma proprio tutti, trasmettono immagini dei soccorsi nelle zone disastrate, e su alcuni blog si legge di discoteche, karaoke e luogh per lo svago chiusi temporaneamente.

Grazie Inter

Abbiamo seguito la partita in diretta su internet. Al primo gol abbiamo lanciato un urlo disumano spaventando i clienti presenti nel ristorante. Il secondo urlo é stato piú contenuto, ma pur sempre un urlo. Poi abbiamo aperto una bottiglia di Prosecco. Grazie Inter. Per la terza volta di seguito, grazie.

sabato, maggio 17, 2008

modelle

C'é una nostra amica e cliente cinese, ricca sfondata, che ha una ventina di negozi di scarpe qua in Cina e svariate fabbriche di scarpe; deve lanciare la sua ultima collezione e dunque é in pieno stress per la preparazione della sfilata qua a Guangzhou. Oggi mi ha chiesto di aiutarla nella scelta delle modelle. Chiaramente non mi sono tirato indietro... Mi ha detto: "Ho bisogno del gusto di un italiano". ("Hai trovato il maiale giusto" pensavo tra me e me...) Mi sono portato anche Alberto, un altro molto interessato all'universo femminile. Ecco il video: (mamma, perdona i miei commenti, lo sai come sono fatto...)

venerdì, maggio 16, 2008

29

29 anni?! Quasi 30. TRENTA!!!! Io dentro mi sento ancora un bocia, lo stesso che si faceva le prime canne al parco giochi a 13 anni sotto la supervisione di un grande amico purtroppo scomparso, le prime lattine di Forst e le prime bottiglie di vino (trafugate dalla cantina del buon Roberto, sorry, hehe) insieme ai miei compagni di sempre, insieme a mio fratello, sulle giostre dell’asilo (vi è spuntato un sorriso malinconico, vero!?).
L’altro giorno dovevo andare ad un mercato a fare compere, per cui mi sono fatto svegliare da Andrea alle 9 di mattina. Bussa alla porta, apre e dice “Alex”. Proprio come faceva mia madre (beh quasi diciamo… mancava “aufstian!”) ai tempi della scuola: per qualche secondo nel dormiveglia mi sono sentito ripiombato a quei tempi. Un flash allucinante, penso neanche un acido possa provocare una sensazione cosí… Sono passati ormai 13 anni da quando ho iniziato a frequentare scuola a Bolzano (ma soprattutto i suoi dintorni…) con i pantaloni ridotti a brandelli, le Birkenstock ai piedi, la maglietta dei Suicidal e pochi libri, tanto si va al bar Mitzi (interessantissimo il divieto di siringarsi sulla porta del bagno!!!) a giocare a Watten e bere birra, insieme agli inseparabili Atti e Phillip e Ruth (al tempo basta a una scusa del tipo: ”ho dimenticato la matita..” per non recarsi normalmente a scuola e come per incanto ti ritrovavi due o tre compagni che per solidarietà ti seguivano). I concerti punkrock in giro per i paeselli altoatesini, i festini, le balle, i mal di testa, i cylum, i miscugli di birra, vino, grappa al kiwi e Montenegro (ma cosa cazzo avrá mai dovuto sopportare il mio fisico???). E quante canne… si fumava prima delle lezioni, durante l’intervallo, a fine lezione, la sera prima di suonare al centro giovani. Cervelli avvolti costantemente nella nebbia, sorrisi ebeti stampati in faccia, gusto melmoso in bocca. Ricordo con nostalgia quei tempi, lo skate, la mia Fender, le lunghe discussioni ideologiche, i sogni, le speranze, le paranoie esistenziali, le tonnellate di musica hardcore, punk, grunge, rock cosiddetto alternativo…
10 (DIECI!!!) anni fa frequentavo la 5a superiore (record di assenze: 202 ore, d’altronde da maggiorenne non serviva neanche piú falsificare la firma dei miei per le giustificazioni) e mi ricordo benissimo come continuavo a spostare la fatidica data per la mia preparazione all’esame di maturitá. (Mami: “jo hebsch net amol un af do Prüfung zu stuckn?” io: “jo Mami, moch do bitte koane Sorgn, I hon olls unto Kontrolle..” “fliagsch holt wenne net stucksch” “na Mami, mi kennse net fliagn lossn”). Non ero l’unico, a darmi manforte psicologicamente ci pensavano Alex Rigetti e la Ruth (gell Ruth?), della mia stessa scuola di pensiero: “domani inizio sul serio” filastrocca ripetuta all’infinito senza dar ovviamente seguito agli impegni presi quasi solennemente. Finché 3 giorni prima degli esami un attacco di panico:”non ho studiato un cazzo!!!” e allora studio forzato per il poco tempo rimasto, non riuscendo ad immagazzinare, a concentrarsi, col sole caldo di giugno che splende e ti distrae e ti porta lontano, magari in piscina, magari su una spiaggia, mia madre che stirava e io con i libri davanti (“desmol fliagsch obo wirklich” “scommettiamo 100 euro” “ok”), notte insonne dal nervoso, e poi la calma del condannato che accetta il suo destino. O la va o la spacca. La va. 42/60, esco da scuola, accendo il cellulare (il mio primo cellulare!!!): “Mami, prepara die 100 Euro!”. Questo 10 anni fa. Ripeto DIECI. E poi la naia, scaglione 9/99 , il giuramento a Portogruaro sotto lo sguardo fiero dei miei, la pacchia in caserma a Bressanone, in ufficio vettovagliamento a truccare i conti del magazzino viveri, a giocare a tetris tutto il giorno, salvo qualche pausa per una scappata in magazzino a farmi enormi panini (messo su 9 chili in 10 mesi). Il congedo. E poi il lavoro. E il tempo da li in poi è iniziato a volare. Letteralmente. Il mio primo viaggio in Asia, Thailandia, Kho Samui. Il secondo in Vietnam. Poi la decisione. Chi l’avrebbe mai detto che sarei stato qui a scrivere di queste cose dalla Cina. Chi l’avrebbe mai detto che un giorno avrei parlato in cinese. E da un pó di tempo sento di nuovo quella spensieratezza, quella voglia di avventura, quella sensazione di libertá che solo da giovincelli si puó provare.



lunedì, maggio 12, 2008

Terremoto

Terribile terremoto nel Sichuan, si parla dai 3 ai 5mila morti. La scossa é stata avvertita a Bangkok, Pechino, Shanghai, Hanoi, Taipei. Stranamente qui a Guangzhou non ci siamo accorti di niente. Meno male, a casa mia, al 20esimo piano sai che oscillazioni...

Aggiornamento: ora si teme un bilancio di 50mila morti. Robe da pazzi. Ci sono alcuni canali televisivi che trasmettono notizie e riprese dei soccorsi 24 ore su 24, con scene veramente crude di bambini morti schiacciati sotto le macerie.

mercoledì, maggio 07, 2008

palestra in Cina

ecco cosa puó succedere in una palestra in Cina

domenica, maggio 04, 2008

al China Plaza

Air Con

Chi é quel figlio di puttana che ha inventato l’aria condizionata? Ma soprattutto, perché i cinesi (come tutti gli asiatici) hanno questa malformazione genetica che li porta ad usare l’aria condizionata in una maniera che definire folle é un eufemismo???
É mai possibile che con una temperatura esterna media di 29 gradi io debba soffrire di mal di gola, tosse, raffreddore, male alle ossa. Mi sembra di avere 80 anni. Ai tropici!!!
Quando prendi un taxi devi alle volte superare uno sbalzo termico di 20 gradi: entri, e per prima cosa rischi l’infarto, poi il sudore ti si ghiaccia sulla pelle, ma soprattutto ti girano i coglioni. Come cazzo fanno ad essere cosí idioti??? Poi scendi, ti assale un ondata di caldo umido, quel caldo che ti si appiccica ai vestiti. Altro sbalzo termico. Fallo per due tre volte al giorno. Ti uccide.