mercoledì, settembre 24, 2008

discoteche

Ad una settimana dal mio rientro in Cina, dopo una breve vacanza italiana (gran matrimonio di Tex, da pisciarsi addosso dalle risate grazie a maestri fortezzini della cazzata quali Sferra, Baldo, Manuel, ecc.), mi ritrovo a fare paragoni fra Occidente e Oriente, tra Italia e Cina, tra diversi modi di vivere, di lavorare, e di divertirsi. Dire che mi sento un pó disadattato nella calma piatta italiana é ormai superfluo, ma dire che mi sento completamente adattato alla vita cinese mi sembra anche troppo azzardato. Prendiamo le discoteche, all’apparenza uguali alle nostre in Italia. Ci sono alcuni aspetti per noi difficili da comprendere: perché si continua a giocare a dadi o ad una specie di morra tra il frastuono vomitato dalle casse a volumi sopra ogni limite sopportabile dall’orecchio umano? Perché I bar, quelli ad isola per esempio, non sono veri propri bar, ma ritrovo tra staff, all’interno, e clienti, all’esterno, e non c’é alcuna bibita nei frigo o cassetti, al massimo le borse e indumenti di baristi e cameriere (mentre i drink vengono preparati in un oscuro luogo a noi sconosciuto)? Perché attaccano con Hip Hop, o House (sempre musica che a me non piace, ma diciamo in sintonia con la discoteca) per poi passare a culmine serata alla cantata live di un qualche giovincello o giovincella, che si cimenta in un pop a dir poco mieloso, con tanto di incitamento del pubblico? Perché i cinesi, quando ubriachi, cercano sempre di brindare con noi sfortunati stranieri avventori del locale, versandoci addosso quantità industriali di bibite alcoliche a causa del precario equilibrio fisico e mentale? Ma soprattutto: perché mentre vado a pisciare al cesso mi arriva da dietro il cinese addetto alla pulizia del bagno e incomincia a massaggiarmi le spalle? (non scherzo, e il servizio è offerto in varie discoteche…) La risposta è una sola: Perché siamo in Cina.

martedì, settembre 02, 2008

in vista degli Asian Games

Per strada mi hanno intervistato (é giá la seconda volta) riguardo ad un opuscolo che il governo cinese sta distribuendo alla popolazione locale in vista degli Asian Games 2010 che si terranno per l'appunto a Guangzhou. Con l'opuscolo il governo cinese cerca di educare i cittadini a comportamenti un pó piú civili (chi vive o é stato in Cina sa di cosa sto parlando). A me hanno chiesto cosa ne penso, cosa sono le cose che piú mi danno fastidio dei comportamenti dei cinesi. Primi due posti: non fanno mai la fila nei posti pubblici e poi sputano per terra a ripetizione, emmettendo dei suoni a dir poco animali...