lunedì, febbraio 06, 2006

Premessa

Era un idea che mi frullava da un pò di tempo nel cervello. Sentivo una voce dentro che mi diceva di scappare, di provare, di cambiare. Di rimettermi in discussione. Di mettere in discussione tutto il nostro modo di vivere. Così durante una vacanza in Vietnam con gli amici conobbi un espatriato italiano, Paolo, che in Vietnam, con alcuni soci, aveva aperto una catena di ristoranti italiani. E mi propose di entrare a far parte della "famiglia". Gli promisi di pensarci, ero entusiasta, ma pensavo che pian piano l'entusiasmo si sarebbe affievolito... invece una volta a casa decisi. E oggi sono arrivato a Saigon, e non da turista... mi ricorderò sempre questa data: 6 febbraio 2006

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ho trovato questo blog per caso, o forse no, non per caso, ma perchè amo l'Asia e sogno di viverla presto, non appena potrò lasciarmi alle spalle la mia vita italiana e partire...
Ho cominciato a leggere della tua lunga strada, quella che ti ha portato in Cina.
Continuerò nei prossimi giorni, perchè anch'io voglio scappare da questa Italia che non riesce a darmi più niente... Anzi no, non scappare. Scappare è una parola che non mi piace. Voglio andare, ecco, così suona meglio. Voglio andare verso il nuovo, il futuro.

Quando sogno, sogno l'Asia.
E ogni volta che dall'Asia torno in Italia mi sembra di piombare in un incubo.
Buona vita!