mercoledì, marzo 28, 2007

Bishuiwan Hot Springs

Giornata di benessere fisico (e mentale, anche se si direbbe il contrario dalla tenuta nella quale ci hanno costretti per la fase massaggio…) per Alberto e me medesimo: siamo stati al Green Bay Resort presso le terme di Bishuiwan, in pratica un complesso di 29 piscinette che sfruttano le locali acque termali ad un ora e mezza da Guangzhou City. Inoltre vi è la possibilità di ricevere massaggi professionali (non quello che pensano la maggior parte dei miei lettori e che va classificato sotto la voce “antico mestiere”, Paolone docet): massaggi alla testa, piedi e corpo. Di pomeriggio e di sera vengono allestiti spettacoli di danza acrobatica molto impressionanti.
Rilassano molto le piscine e i vari idromassaggi, le temperature dell’acqua arrivano a 41°C. C’è poi una piscina piena di pesciolini che vengono a mangiarti la pelle morta (chiaramente sono entrato solo fino alle ginocchia, vorrei mai che mi azzannassero il picio…).
Scene da film comico in sala massaggi: intanto ti vestono da magnaccio (vedi foto), poi ci hanno assegnato uno stanzone, cosicché mentre ci massaggiavano potevamo, con la nostra abituale serietà, sparare troiate una dietro all’altra. Giuro, questa volta volevo fare un massaggio serio, ma la topolina ha incominciato a massaggiare insistentemente la zona dell’inguine in modo da svegliare il mio amico li sotto: 5 minuti dopo ero mezzo nudo che correvo dietro alle due massaggiatrici che urlavano (scappando) e Alberto che se la rideva sul suo lettino… la carne è debole, nel mio caso ancora di piú.
Prezzo d’entrata: 118 RMB – 12 Euro, massaggi non includi, ovviamente.

martedì, marzo 27, 2007

lunedì, marzo 26, 2007

Medici in prima linea


non ci crederete, ma qui capita anche che fanno visite e interventi dentistici per strada al mercato...

domenica, marzo 25, 2007

stanco...

Mai tornato a casa prima delle tre di mattina questa settimana, oggi la stanchezza si fa un pò sentire.... Ogni mattina mi prometto che chiuso il locale andrò a letto, e puntualmente verso le 23 incomincia a pulsarmi la vena. E via a locali con zio Tommy, a conoscere gente, in cerca di topoline o semplicemente a bere e chiacchierare e sparare un mucchio di cazzate. Canton by night non è male...
Ieri altro catering, stessa locazione, stesso indirizzo e stessi clienti della volta che mi sono incazzato (clicca qui), beh dopo 10 minuti che il mio team era partito mi telefonano e mi dicono: l'autista (lo stesso dell'ultima volta) non sa l'indirizzo.... ho fatto volare sedie, per 1 ora al ristorante non fiatava piú nessuno, meno male che non c'erano clienti. (per la cronaca il problema è stato risolto dal mio factotum, insultando a sua volta l'autista, che per noi ha fatto l'ultimo viaggio). Purtroppo, la frustrazione che si prova nell'affrontare le difficoltà di comprensione, che vi assicuro sono enormi, a volte si tramuta in rabbia, che per quanto mi riguarda cerco di tenere sotto controllo; devo dire che in gran parte riesco nel mio intento. Poi, ogni tanto esplodo, ma capita molto raramente. Da quando sono in Asia sono veramente molto sereno e tranquillo, è da molto tempo che non mi alzo la mattina di cattivo umore. Ma è altrettanto vero che da queste parti senza una certa durezza non si ottiene nulla. Bisogna solo trovare un equilibrio interiore, altrimenti ci si incattivisce, cosa che capita a tanti espatriati. Io, per adesso, quasi sempre un sorriso sulle labbra e un mucchio di monade per la testa.
Oggi è il 50esimo compleanno dell'Unione Europea e per l'occasione menu a prezzo speciale al Buongiorno Italian Restaurant.

mercoledì, marzo 21, 2007

Baishui Waterfalls

Oggi gita in “montagna”, Alberto ed io ci siamo avventurati alle cascate del villaggio di Baishui, le cascate piú grandi della Cina (430m di dislivello della cascate vera e propria), e che distano ad un ora e mezza di macchina da Guangzhou. Viaggio in taxi semplicemente terrificante, non c’è niente da fare: in macchina sono degli incapaci ed incoscienti. Dopo quattrocentomila bestemmie siamo riusciti almeno a farlo andare piano. Arriviamo e dopo una lunga discussione con il tassista (altri insulti…) sul prezzo da pagare ci incamminiamo verso le cascate. Finalmente respiriamo un pò d’aria pulita e vediamo un po’ di natura. All’inizio del sentiero vi è una sorta di entrata con un numero 9.999: il numero di scalini per arrivare in cima. Ce ne accorgiamo a metà strada: l’entusiasmo iniziale incomincia a far posto a frasi tipo: “porcocan che fatica”, “semo alpini o no?”, “si ma mi l’è na vita che non fago piú un cazzo”, “sto grondando come un maiale…” Bella camminata comunque, bello anche il paesaggio se non fosse per 3 tubi in acciaio piazzati proprio in mezzo a torrente e cascate. Che scempio… come al solito l’uomo riesce a distruggere quanto di bello la natura ci ha regalato. Arriviamo proprio sotto il punto piú alto della cascata, respiriamo quell’aria carica di ossigeno, tiriamo quattro complimenti alle fighette che sono li ad ammirare la cascata e torniamo a valle. Riprendiamo il nostro taxi guidato dall’idiota e torniamo verso casa. Per strada ci fermiamo ad un vecchio villaggio per scattare alcune foto. Sembrava di essere piombati indietro di 100 anni.
Torniamo poi alla modernità di Guangzhou, ai suoi grattacieli, al traffico, alla massa di gente. Ma ricaricati di nuova energia tutto sommato. Qui trovate le foto della giornata.
Al ristorante stiamo cercando personale e mi serve una caposala che parli inglese: incarico il mio factotum di trovarmene una carina ovviamente. Ieri sera si presenta con un pezzo di figa: abbastanza alta, fisico perfetto, sorriso da incanto. Colloquio: “Parli inglese?” “No” “Hai esperienza?” “No” “bene, sei assunta” “Quanto vuoi al mese?” “3000” “Te ne do 4000” “Grazie” “Prego”….


venerdì, marzo 16, 2007

Sono tornato...

È un po’ che non aggiorno il blog, in effetti non avevo tanta ispirazione, e la mail di un amico ed ex collega (grande Stefano, quante belle giornate all’insegna delle cazzate insieme a te e a Marco, i giorni della BBT, della Val di Vizze, del nostro container… ecco qui il sito che raccoglie le sue piú belle fotografie http://www.pbase.com/stizzu/ ) ha spronato questo blog a ad uscire dallo strisciante letargo dove è andato a rifugiarsi.
Che dire… siamo stati tutti un po’ malaticci negli ultimi tempi, influenza, febbre, problemi di stomaco. Nulla di grave, soltanto qualche giorno a letto, con un bel carico di DVD (ho rivisto Radiofreccia per la 20esima volta penso). Prima è toccato a me in forma lieve, poi ad Alberto, che è stato proprio male ed è dovuto ricorrere anche ad una flebo in ospedale. Tra l’altro c’è da dire una cosa: in ospedale, senza aspettare tanto, gli hanno fatto un prelievo del sangue e le lastre: dopo 2 minuti aveva già i risultati a disposizione, gli hanno fatto una flebo e 1 ora dopo era già a casa.
Corso di cinese (mandarino): ci abbiamo provato, non c’è che dire. Abbiamo resistito per ben 3 (!!!) lezioni. Poi abbiamo “licenziato” il teacher. Disastro, neanche un briciolo di sistema e metodo, praticamente il maestro leggeva parole da un libro e noi dovevamo semplicemente ripetere ed imparare a memoria. Come cazzo fai a ricordare parole a caso??? Ora ci siamo rivolti ad una struttura/scuola fatta da stranieri per stranieri (con maestri cinesi ovviamente) che vogliono imparare il mandarino. È un po’ cara (450 Euro per due mesi di scuola) ma molto piú seria e affidabile, almeno all’apparenza. Speriamo bene… In Vietnam prendevo lezioni private da un insegnante vietnamita, che però mi insegnava la lingua prendendo spunto situazioni e dialoghi della vita quotidiana. Facile imparare in questa maniera ed infatti il vietnamita (molto) elementare mi è rimasto impresso, lo uso anche qualche volta qui con i due cuochi vietnamiti che lavorano per noi.
Intanto è iniziata la stagione umida, 95% di umidità, nel nostro palazzo le pareti colano letteralmente acqua dalle pareti, i pavimenti sono bagnati, un ascensore non funziona piú perché l’umidità ha guastato i circuiti elettrici. Attimo di spavento, entriamo in ascensore al dodicesimo piano e all’ottavo inizia a sballottare e a scendere a scatti, allora, per fortuna si è aperta la porta e siamo riusciti ad uscire. A quel punto ce la siamo fatta a piedi. Mi tremavano le gambe. Vaffanculo, adesso sono preso da “Ansia da Ascensore”…
L’altra sera ho scoperto un bel posticino dove andare la sera (la notte piú che altro). C-Union, pub – club abbastanza alternativo, musica dal vivo, piacevole, non troppo alta per cui si può parlare (non sopporto piú le discoteche cazzo!!!). Tre tipi che suonavano una sorta di acid jazz, ma veramente molto molto bene. Uno al sassofono, uno alla batteria e uno che scratchava ai piatti. Bello bello bello. Bella gente, un po’ fuori, birre a poco prezzo e tanta bella gnocca. Cosa vuoi di piú?
Il ristorante ha ripreso a lavorare bene dopo il capodanno cinese e abbiamo in programma diversi eventi nei prossimi mesi: Wine tasting in aprile, settimana con menu speciale per il 50esimo compleanno dell’Unione Europea, Menu speciale per la fiera cantonese di aprile (la piú grande fiera al mondo!!!). E un paio di idee che mi frullano in testa da un po’, magari un’esposizione di quadri al ristorante e qualche concerto unplugged… vedremo.
In maggio/giugno dovrei tornare in Italia, e sto progettando di farmi un paio di scappate nei prossimi mesi: Hong Kong, Birmania e Filippine. Il viaggio continua!

giovedì, marzo 01, 2007

socialmente utili in Cina

Come ogni pomeriggio Alberto ed io torniamo a casa per un breve riposo (dividiamo un appartamento a 10 minuti dal ristorante). Dopo aver passato i vari mercatini improvvisati all'aperto, commentando questa e quella merce ("che il signore te daga un mucio de schei!!!" il commento preferito di Alberto, "vara che monade che ga questo!" il mio piu' usato), addiocchiato e fischiato a un centinaio di topoline, bestemmiato dietro a 20 tassisti che cercano di investirci, insultato altrettanti cinesi che scatarrociano da far venir la pelle d'oca (terribili!!!), ci apprestiamo ad entrare nel nostro edificio, prendiamo l'ascensore, digitiamo piano nr.12, arriviamo a destino quando ci raggiunge la nostra vicina di casa, un vecchina cinese, molto piccola e dall'aspetto simpatico. Gentilmente salutiamo: Ni Hao. Lei contraccambia sciorinandoci un discorso di 10 minuti in cinese. Beh, non avendo la benchè minima idea di che cosa stesse dicendo tutti e due ascoltavamo in religioso silenzio, annuendo rispettosi. Ogni tanto Alberto ripeteva l'ultima parola delle frasi che la signora imperterrita continuava a comunicarci. Intanto dentro di me stava esplodendo la risata. Ma ho resistito per rispetto. Alla fine del suo lungo discorso ci siamo educatamente congedati, facendole capire che condividavamo ogni punto di vista da lei espostoci. Entriamo e scoppiamo in una risata. Però oggi l'Alberto e l'Alex sono stati socialmente utili...

P.S. il 12 marzo gli stessi Alberto ed Alex inizieranno un corso di cinese. Almeno di quel discorso in futuro capiranno 2 o 3 parole, se tutto va bene...