Sono di nuovo in viaggio... in questo momento sono a Hong Kong, sto aspettando di imbarcarmi su un aereo: torno a casa, dopo 1 anno e mezzo in Asia. Viaggio lungo: 1 ora di traffico in Guangzhou col taxi, 1 ora e mezza di treno fino ad Hong Kong, altro taxi per la Kowloon Express Station, altro treno per l'aereoporto, 10 ore di volo fino a Doha, stop-over di 7 ore a Doha, altre 6 ore di volo fino a Monaco, dove mi aspettano Didi e Fior allo stand della Paulaner. E poi, con calma da Monaco a Fortezza. Sono giá esaurito adesso... Ieri poi troppi giri di Grappa... E adesso mi aspettano 3 settimane di ferie nella patria delle bevute.
domenica, gennaio 27, 2008
venerdì, gennaio 25, 2008
mercoledì, gennaio 23, 2008
al mercato del té
sabato, gennaio 19, 2008
Die Lokomotive
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giovedì, gennaio 10, 2008
la Cina che t'immagini...
Con l’ultimo album Wilco nelle orecchie sto tornando da Dongguan direzione casa a Guangzhou. Penso. Fra poco torno a casa in Italia, dove manco da un anno e mezzo. Che strane sensazioni mi attraversano, un misto di curiosità, timore e felicità. Felice di trovare i miei genitori, parenti e amici, curioso per vedere come sono andate le cose li e timore per sentirmi spaesato. Essendo sicuramente cambiato, come é normale che sia vivendo in contesti e situazioni completamente diverse e molto “particolari”.
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Ho imparato a misurarmi con una cultura completamente diversa dalla mia, trovando sul percorso non pochi ostacoli, superati anche perché eravamo in due a percorrere quel sentiero aiutandoci a vicenda (grande Alberto). Ho conosciuto tanta gente meravigliosa che come me cerca il suo perché e percome lontano da casa. Sto imparando una lingua completamente diversa dalla nostra. Bilancio generale ampiamente positivo. Mi piace vivere in Cina, anche se alle volte non é facile. Uno in Italia cosa si immagina sentendo nominare Cina? Un paese di contadini ? Fabbriche che sfruttano la manodopera? Uno stato autoritario che opprime il suo popolo?...
Se io penso alla Cina penso a queste megalopoli ultramoderne, dove ogni palazzo ha un minimo di 20 piani, penso alla continua folla di gente che si vede in strada, penso al traffico impazzito dell’ora di punta, allo smistamento dei rifiuti in pieno centro, ai puzzolenti ristorantini (se si possono chiamare cosi) che vendono pasti per 2 euro, ai sfavillanti centri commerciali stracolmi di giovincelli, all’enorme mercato del falso, alla distesa di fabbriche nel Guandong, ai deliziosi piatti della cucina Cantonese, di quella pechinese, di quella del Sichuan e a quella piccantissima dello Hunan, penso alle enormi e confortevoli spa e sale massaggio, al barbiere che per 2 euro mi taglia i capelli, mi fa fare uno shampoo e un massaggio alla testa da una bella cinesotta, penso alle rumorose discoteche filo occidentali con qualche Lamborghini, Ferrari, Porsche e Hummer parcheggiate in bella vista all’esterno, penso all’inquinamento fuori controllo, al buonissimo tè cinese, penso alle belle cinesi che incontro ogni giorno… penso a tante cose. Penso a questa Cina piena di contraddizioni, penso ai cinesi che hanno questa gran voglia di fare e di emergere, e che in effetti ci stanno riuscendo, e anche velocemente, ma che nello stesso tempo si perdono dentro un bicchier d’acqua. Penso alla Cina che ci sta dando tante possibilità.
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Se io penso alla Cina penso a queste megalopoli ultramoderne, dove ogni palazzo ha un minimo di 20 piani, penso alla continua folla di gente che si vede in strada, penso al traffico impazzito dell’ora di punta, allo smistamento dei rifiuti in pieno centro, ai puzzolenti ristorantini (se si possono chiamare cosi) che vendono pasti per 2 euro, ai sfavillanti centri commerciali stracolmi di giovincelli, all’enorme mercato del falso, alla distesa di fabbriche nel Guandong, ai deliziosi piatti della cucina Cantonese, di quella pechinese, di quella del Sichuan e a quella piccantissima dello Hunan, penso alle enormi e confortevoli spa e sale massaggio, al barbiere che per 2 euro mi taglia i capelli, mi fa fare uno shampoo e un massaggio alla testa da una bella cinesotta, penso alle rumorose discoteche filo occidentali con qualche Lamborghini, Ferrari, Porsche e Hummer parcheggiate in bella vista all’esterno, penso all’inquinamento fuori controllo, al buonissimo tè cinese, penso alle belle cinesi che incontro ogni giorno… penso a tante cose. Penso a questa Cina piena di contraddizioni, penso ai cinesi che hanno questa gran voglia di fare e di emergere, e che in effetti ci stanno riuscendo, e anche velocemente, ma che nello stesso tempo si perdono dentro un bicchier d’acqua. Penso alla Cina che ci sta dando tante possibilità.
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