Sono circa 6 mesi che sono via di casa, partito per questo Vietnam alla ricerca di non so cosa e sicuramente in fuga da una società nella quale produttività, flessibilità, mutui, tassi d'interesse, dichiarazioni dei redditi, ecc. ecc. ecc. ... fanno girare le lancette dell'orologio della vita. Questa società che corre veloce e tu che per non soccombere cerchi di stare al passo regalando larghe fette del tuo (prezioso) tempo. E così, dopo una vacanza con i miei amici in questa lontana terra indocinese mi sono detto: perché non provare, perché non tentare qualche cosa di diverso? Perché non dare un bel calcio alla solita routine e comprarsi un biglietto aereo di sola andata con destinazione Ho Chi Minh City??? Bene dopo 6 mesi sono ancora qui, finalmente padrone del mio tempo, ad esercitare una professione che non è la mia, ma che incomincia ad appassionarmi: Restaurant Manager. Per una catena di ristoranti italiani gestita da italiani molto popolare da queste parti e consigliata caldamente anche dalla Lonely Planet: Good Morning Vietnam Rstaurants. Tra Mui Ne, Nha Trang e Saigon. E in soli 6 mesi ho fatto tanta esperienza e ancora ne farò, mentre approfondisco la conoscenza del mondo incontrando e conoscendo gente da ogni angolo della terra; mi piace molto l'aspetto cosmopolita della mia avventura. Oltre al mare, al caldo, alle milioni di asiatiche che popolano questo paese....
Ma ogni tanto certi pensieri affiorano in testa; perché Saigon, seppur enorme è anche dispersiva e capita alle volte che ci si senta solo. Solo tra 8 milioni di persone. In quei momenti capita di pensare a casa.
Capita infatti che ti prenda la NOSTALGIA: quella sensazione che ti blocca per qualche istante lo stomaco e ti fa sentire quel dolore agrodolce che viene dal richiamo di casa tua. Capita che ti metti a pensare agli amici, ripensi a tutte le serate passate in giro nei bar/pub/ristoranti/discoteche, alle partite di pallone con conseguente "ballone", alle lunghe discussioni che duravano ore e che necessitavano tanta birra come carburante... capita poi di metterti a pensare anche alla tua gioventù: ti metti in Internet e cerchi con immagini quei luoghi che rievocano i tempi passati e che ora ti provocano quella sensazione di vuoto allo stomaco. E le ammiri con malinconia e amore quelle montagne sentendone quasi il profumo: anzi, riesci addirittura a rievocarne il profumo nelle diverse stagioni dell'anno. Qualche giorno fa ne discutevo in chat con mio fratello che è in Nuova Zelanda: si parlava di quel bosco dove da piccoli si giocava insieme, un posto fatato nei nostri ricordi, la cascata davanti a casa che diventava imponente dopo la pioggia, il profumo del muschio e dei pini, la frescura del mattino, le montagne colorate di rosa dal riflesso del sole la sera, il silenzio della natura intatta.... tutto questo e molto di più sono le Dolomiti. Beato chi come me ne ha assaporato per molto tempo l'intramontabile bellezza.
6 commenti:
se non ti conoscessi cosi bene, caro il mio Alex, mi sarei emozionato leggendo ciò che il tuo cuore e la tua mente ha sentito di scrivere e ricordare. Ma conosco il ragazzo d'oro che ho la fortuna di avere come amico.
grazie... non ho parole...
Le Dolomiti si, un luogo incantanto e magico, ove i monti pallidi, riflessi della luna, narrono di leggende ed epoche passate che forse nemmeno gli Antichi oggi riescono bene a ricordare ma che pur sono inscritti in ogni pietra ed ogni raggio del sole quando al mattino l'uccello annuncia l'arrivo dell'aurora e quei magici momenti sembrano ritornare vibranti nell'aria come molti anni prima. Sapere cosa scrivere oggi, dopo tutti quegli anni non e' cosa facile, specialmente per un fratello che ha tante cose da dire in compenso, ma aiuta di certo a guardarsi dentro e a fermare per un attimo quella folle gara inutile che sembra essere la vita e che invece e' solamente la punta di un iceberg che bisognerebbe scoprire. Ed e' quello proprio che stai facendo tu in Vietnam, quello che faccio io ora in Nuova Zelanda e quello che millioni di persone ogni giorno stanno facendo nel loro piccolo mondo, sempre piu' numorevoli e un po' piu' vicini. Non e' questa la vita?, una semplice gara nella quale ci troviamo coinvolti fin dall'inizio senza sapere veramente per chi o per cosa gareggiare. E allora basta fermarsi un attimo, e come noi ora, guardarsi negli occhi, per rivedere dopo alcuni anni passati che il ricordo di quei momenti cosi' puri e magici sono ancora inscritti dentro di noi e ci porteranno lontani, piu' lontani di questa apparente gara chiamata vita che non sempre e'. Lontani si, verso luoghi nei quali tutti noi potremo riprenderci per mano e riguardarci davvero, senza dovere volare nel cielo, senza nasconderci sotto la terra, poiche' questi luoghi sono dentro di noi ed e' compito di ognuno di noi oggi riscoprirle come memorie e leggende di epoche passate che forse anche gli Antichi oggi farebbero fatica a ricordare bene, ma che in fondo si possono ammirare come i raggi e i colori del sole, quando al mattino l'uccello annuncia l'arrivo dell'aurora nelle Dolomiti.
Un abraccio di luce...
tuo fratello Ivan
www.nofrontierstour46.blogspot.com
solo quando si è lontani dalla propria terra la si inizia ad apprezzare, ma non dovrebbe essere così!!Bisognerebbe essere sempre orgogliosi del luogo in cui si è nati e cresciuti, ma tante volte ci va stretto...Caro alex posso solamente dirti che mi hai fatto venire i brividi leggendo le tue parole e sono sicura che ho ancora molto da imparare da te come " viaggiatore" Un bacione, Sara
cavoli...non sapevo fossi così serio!! he he he ( per sdrammatizzare un po'....) bacioni
Grande Pibs...appena mi rimetto qualche mesetto di wellness (come sai tu) melo faccio da te, così ci mettiamo davanti a qualche birra chiara e rivanghiamo il passato, nostalgici ma felici!!! A presto e forza Granata Toro.
congratulazioni per questo tuo blog che comunica e trasmette emozioni davvero uniche .... è un piacere perdersi le ore a leggere le tue righe .. sono rentina anche io :-) però zona C10 :-)
A presto , spero !
Ciao !
J
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