Corrado se ne è andato ormai da un paio di anni e ogni tanto, come l’altra notte, viene a farmi visita nel sonno. I miei sogni sono spesso molto confusi e anche questa volta non saprei raccontarne la trama. Mi sembra parlassimo di musica, cosa che facevamo spesso. Quando lo ritrovo ogni tanto mi fa rivivere quelle interminabili giornate/serate/nottate dei primi tempi del centro giovani, tra musica suonata e ascoltata e discussioni politiche, esistenziali e pseudo-filosofiche, canne e litri di vino e birra. Gli anni della mia adolescenza. Si parla di 12 anni fa piú o meno. 12!!! Oggi poi mi sono scaricato una vecchia raccolta dei CCCP (Enjoy CCCP). Questa è la musica che mi ricorda Corrado, la canzone Militanz soprattutto: a casa ho una musicassetta (!!!) con la registrazione della cover che facciamo (Gianni alla batteria, Ciuca al basso ed io alla chitarra) proprio di Militanz con Corrado alla voce. È un emozione sentirla…
Un'altra persona che mi fa visita ogni tanto nei miei deliranti sogni è Claudio, altra persona a cui ho voluto e voglio tuttora un gran bene, mio primo datore di lavoro, quando facevo il barista durante le vacanze estive al Buffet della stazione. Grande scuola quella del Buffet, basti pensare ai ferrovieri della manovra, ai dipendenti dell’Alpina o ai frontierini austriaci per non parlare dei nostri della Polfer… e tutti i fortezzini chiaramente, che nel Buffet avevano una seconda casa.
Non so… piú vado avanti e piú continuo a guardarmi indietro. Ho la sensazione che passato presente e futuro si stiano amalgamando in continuazione: un momento sono a casa con i miei amici e subito dopo mi ritrovo a migliaia di chilometri di distanza in un contesto completamente diverso. Era settembre, ero in montagna con Robi e BAM! Sono in Cina, è febbraio e sto scrivendo questo post. Veloce, troppo veloce. Il tempo in mezzo l’ho vissuto, certo, assaporato, certo… ma tutto è veramente troppo veloce. Il tempo vola e il guardarmi indietro è forse un modo per aggrapparmi a qualcosa cercando di non farlo correre troppo veloce questo cazzo di tempo.
Un'altra persona che mi fa visita ogni tanto nei miei deliranti sogni è Claudio, altra persona a cui ho voluto e voglio tuttora un gran bene, mio primo datore di lavoro, quando facevo il barista durante le vacanze estive al Buffet della stazione. Grande scuola quella del Buffet, basti pensare ai ferrovieri della manovra, ai dipendenti dell’Alpina o ai frontierini austriaci per non parlare dei nostri della Polfer… e tutti i fortezzini chiaramente, che nel Buffet avevano una seconda casa.
Non so… piú vado avanti e piú continuo a guardarmi indietro. Ho la sensazione che passato presente e futuro si stiano amalgamando in continuazione: un momento sono a casa con i miei amici e subito dopo mi ritrovo a migliaia di chilometri di distanza in un contesto completamente diverso. Era settembre, ero in montagna con Robi e BAM! Sono in Cina, è febbraio e sto scrivendo questo post. Veloce, troppo veloce. Il tempo in mezzo l’ho vissuto, certo, assaporato, certo… ma tutto è veramente troppo veloce. Il tempo vola e il guardarmi indietro è forse un modo per aggrapparmi a qualcosa cercando di non farlo correre troppo veloce questo cazzo di tempo.
3 commenti:
ciao fratellino,
leggendo il tuo blog mi sono commosso vedendo la foto di quella giornata di primo maggio con il caro Mister; personalita' davvero geniosa e divertente e nello stesso tempo poetica, calma, introspettiva, come la musica che tu descrivi e che avvolgeva le vecchie serate nel odore della birra e del fumo, nelle scaturite filosofie, nelle sensazioni di volere vivere un nostro sogno ed esprimere un forza capace forse, di colmare quel vuoto generato dentro di noi in una societa' che non lasciava spazio ai nostri cuori.
... e il tempo, come dici tu, sembra davvero volare, sembra volerci portare lontano; come un vento sembra soffiare sulle nostre vite, che come foglie d'autunno, cadono dagli alberi nelle nostre foreste, e ancora per un momento a volte sanno prendere il volo per risalire in aria e farsi vedere ancora, nella leggerezza e nel dolce fruscio dei ricordi, prima che il silenzio invernale torna e ci fara' aspettare un nuova primavera, un nuovo cammino...
Auguri in Cina, ti voglio bene,
Ivan
Ciao Hombre!
e ciao pure ad Ivan.
Hai ragione il tempo passa inesorabile, spietato, però trovo immensamente positivo che il passato si amalgami, come dici tu con il tuo presente. Scorci di vita vissuta come i vecchi tempi al Buffet, momenti che purtroppo non tornano più e proprio per questo meravigliosi, e rivissuti con emozione, seppur solamente in sogno! Un abbraccio Lucido
grazie per le belle parole ad entrambi. un abbraccio forte da Guangzhou
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