La situazione a Bangkok sembra sbloccata, la corte costituzionale tailandese ha dichiarato nullo il presente governo interdicendo il premier dalla scena politica del paese per 5 anni. Il normale funzionamento dell’aeroporto viene pian piano ripristinato, permettendo ai “poveri” turisti di tornare nei loro paesi. La Tailandia paga comunque a caro prezzo la propria situazione politica, mesi e mesi di scontri, proteste, disordini e il culmine con il blocco di uno dei piú trafficati aeroporto asiatici, che è costata alla nazione una cosa come 500 milioni di dollari, secondo un servizio Al Jazeera. I resort qui a Phuket lamentano cancellazioni di massa, un decremento del 50% degli arrivi rispetto all’anno precedente a detta di alcuni operatori. La situazione viene presa con rassegnato sconforto dai thai stessi e con una punta di vergogna verso chi come me visita il loro paese e viene colto da questi imprevisti. E ad imbarazzarmi sono invece io stesso. Loro a dover fare i conti con una crisi abbastanza drammatica e a chiedere scusa a me, che sono in ferie e mi sto godendo le loro meraviglie.
Comunque il volo è prenotato, direzione Bangkok e poi Hong Kong, giorno 5 dicembre. Dalla Tailandia te ne vai sempre con un punta di malinconica tristezza, fai presto ad affezionarti al posto, alla loro gente, alle loro maniere.
Comunque il volo è prenotato, direzione Bangkok e poi Hong Kong, giorno 5 dicembre. Dalla Tailandia te ne vai sempre con un punta di malinconica tristezza, fai presto ad affezionarti al posto, alla loro gente, alle loro maniere.
2 commenti:
Cioè noi siamo qui coperti da 50 cm di neve ancora da lunedì scorso e tu ci parli di queste meraviglie?
Un po' ti invidio... come sempre! ;)
beh invidio anche io chi come te puó andare a sciare adesso... ciao!!
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