Durante la mia vacanza ho allenato insieme a Pal i pulcini del Fortezza. Avevo già allenato la stessa categoria l’anno scorso e devo dire che è un esperienza bellissima. Ho imparato molte cose, e un ringraziamento speciale va a Walter Zingerle che mi ha messo a disposizione tanto materiale informativo e didattico. Si imparano molte cose. Per esempio che il bambino a quell’età (sotto gli 8 anni) non dispone ancora di quelle cognizioni spazio temporali che sono consuete in età adulta . Di conseguenza, con giochi ed esercizi si stimola il piccolo calciatore a svilupparli. O si impara per esempio come invogliare il bambino, che di solito a quell’età è calcisticamente parlando egoista, a passare il pallone e ad incominciare a vedere la squadra come gruppo.
E poi si impara a rivedere il mondo con gli occhi di un bambino. E questo è il grande regalo che questi bambini mi hanno involontariamente fatto. Vedi che a loro alla fine interessa solo giocare. Giocare, giocare e ancora giocare. Il loro entusiasmo è contagioso.
Tra lavoro, scadenze, impegni a destra e manca ti sei dimenticato che la vita andrebbe vissuta con gioia, dovrebbe essere un divertimento, una celebrazione, la ricerca dei tuoi sogni, ecco, i sogni… li hai rimossi per far posto ad un modello di vita a cui ti hanno abituato, perché ad una certa età bisogna mettere la testa a posto e cercarsi un lavoro, farsi una famiglia, indebitarsi per 30 anni per avere un tetto sulla propria testa e una bella macchina nel garage. Ti droghi a “bisogni” materiali sostanzialmente inutili per anestetizzare, per lo piu’ con poca efficacia, quella mancanza che provi dentro. Qualcosa non torna, vero? È la vita che vorrebbe essere vissuta. Come vuoi tu, e non come ti è stato insegnato o imposto. Basta solo un pò di coraggio. Basterebbe alzarsi la mattina e guardare il mondo con gli occhi di un bambino.
Tutto è possibile…. è solo il tempo a disposizione che è limitato.
E poi si impara a rivedere il mondo con gli occhi di un bambino. E questo è il grande regalo che questi bambini mi hanno involontariamente fatto. Vedi che a loro alla fine interessa solo giocare. Giocare, giocare e ancora giocare. Il loro entusiasmo è contagioso.
Tra lavoro, scadenze, impegni a destra e manca ti sei dimenticato che la vita andrebbe vissuta con gioia, dovrebbe essere un divertimento, una celebrazione, la ricerca dei tuoi sogni, ecco, i sogni… li hai rimossi per far posto ad un modello di vita a cui ti hanno abituato, perché ad una certa età bisogna mettere la testa a posto e cercarsi un lavoro, farsi una famiglia, indebitarsi per 30 anni per avere un tetto sulla propria testa e una bella macchina nel garage. Ti droghi a “bisogni” materiali sostanzialmente inutili per anestetizzare, per lo piu’ con poca efficacia, quella mancanza che provi dentro. Qualcosa non torna, vero? È la vita che vorrebbe essere vissuta. Come vuoi tu, e non come ti è stato insegnato o imposto. Basta solo un pò di coraggio. Basterebbe alzarsi la mattina e guardare il mondo con gli occhi di un bambino.
Tutto è possibile…. è solo il tempo a disposizione che è limitato.