mercoledì, settembre 27, 2006

con gli occhi di un bambino

Durante la mia vacanza ho allenato insieme a Pal i pulcini del Fortezza. Avevo già allenato la stessa categoria l’anno scorso e devo dire che è un esperienza bellissima. Ho imparato molte cose, e un ringraziamento speciale va a Walter Zingerle che mi ha messo a disposizione tanto materiale informativo e didattico. Si imparano molte cose. Per esempio che il bambino a quell’età (sotto gli 8 anni) non dispone ancora di quelle cognizioni spazio temporali che sono consuete in età adulta . Di conseguenza, con giochi ed esercizi si stimola il piccolo calciatore a svilupparli. O si impara per esempio come invogliare il bambino, che di solito a quell’età è calcisticamente parlando egoista, a passare il pallone e ad incominciare a vedere la squadra come gruppo.
E poi si impara a rivedere il mondo con gli occhi di un bambino. E questo è il grande regalo che questi bambini mi hanno involontariamente fatto. Vedi che a loro alla fine interessa solo giocare. Giocare, giocare e ancora giocare. Il loro entusiasmo è contagioso.
Tra lavoro, scadenze, impegni a destra e manca ti sei dimenticato che la vita andrebbe vissuta con gioia, dovrebbe essere un divertimento, una celebrazione, la ricerca dei tuoi sogni, ecco, i sogni… li hai rimossi per far posto ad un modello di vita a cui ti hanno abituato, perché ad una certa età bisogna mettere la testa a posto e cercarsi un lavoro, farsi una famiglia, indebitarsi per 30 anni per avere un tetto sulla propria testa e una bella macchina nel garage. Ti droghi a “bisogni” materiali sostanzialmente inutili per anestetizzare, per lo piu’ con poca efficacia, quella mancanza che provi dentro. Qualcosa non torna, vero? È la vita che vorrebbe essere vissuta. Come vuoi tu, e non come ti è stato insegnato o imposto. Basta solo un pò di coraggio. Basterebbe alzarsi la mattina e guardare il mondo con gli occhi di un bambino.
Tutto è possibile…. è solo il tempo a disposizione che è limitato.

sabato, settembre 23, 2006

le mie montagne

Oggi con Belze ho fatto un giretto in Val Gardena. magico paesaggio. le più belle montagne del mondo. senza dubbio. (clicca sull'immagine sotto per entrare nell'album fotografico della giornata)

venerdì, settembre 22, 2006

Fortezzino...

La mia vacanza a casa mi ha fatto capire una cosa: gli amici, quelli veri, si riconoscono da una cosa: puoi essere lontano 10.000 km per mesi, ma al ritorno, con loro, sembra che nulla sia cambiato ed il feeling è rimasto immutato. Ci sono state tante occasioni dove ci siamo ricordati a vicenda le nostre avventure, bevute, uscite, vacanze, risate, sfighe e prese per il culo. Fa venire un po’ di malinconia ricordare i vecchi tempi, perché ormai le proprie strade hanno preso direzioni diverse, ma ti fa sentire unito alla tua gente per tutte le esperienze che hai condiviso. Le partite a billiardo al buffet, le cazzate nella sala d’aspetto della stazione, le serate al Derby, le partite di calcio sul piazzale in cemento del vecchio campo di pattinaggio, i tornei di broomball, le feste paesane, i Wiesenfest a Mezzaselva, le slittate al Riol, le vacanze in gruppo al mare (sempre all’insegna di un alto tasso alcolico), le gare di sci con l’Ana a Corvara (maledetta quella volta che ho accettato di dormire in un letto a castello SOTTO CHRISTIAN), i corsi di sci del C.A.I., le gite al Vallaga, i pornazzi in rampa bestiame, le grigliate al Bachl, il centro giovani, le uscite a Innsbruck, l’U.S. Fortezza da tifoso e da giocatore… Un certo senso di unità si è sempre sentito a Fortezza, almeno tra i giovani. Perché un fortezzino nonostante tutto rimane e si sentirà sempre un fortezzino, e anche se il paese é un buco buio e freddo, senza divertimenti e sbocchi, rimane il paese di grandissimi personaggi, sempre al limite, di battute brucianti, di un umorismo geniale, di solito con una gran sete e con una voglia di fare festa e fare cazzate sempre e comunque. Ce ne sono tanti in giro che forse, come me, ogni tanto pensano a Fortezza con una certa nostalgia, e volevo salutarli tutti, da Fabrizio a Palermo, a Michael in Germania, a tutti i fortezzini di Bressanone (Sferra in primis), Michele a Bolzano, ecc. ecc. ecc. Ciao a tutti

giovedì, settembre 21, 2006

godurie gastronomiche

Ieri alla fiera autunnale di Bolzano mi sono imbattuto in questi a dir poco meravigliosi stands. Gustosi salamini, formaggi freschi, mozzarelle di bufala, speck fatto in casa…. L’acquolina in bocca diventa fiume solo a pensarci. Da quando sono in Italia sto facendo il pieno di queste preziosità gastronomiche per non parlare dei biceri…. Mi sa che dovrò faticare di nuovo per togliere un po’ di ciccia. Ma ne vale la pena.

mercoledì, settembre 20, 2006

Pearl Jam a Torino

Il 2006 è stato uno degli anni piu’ belli della mia vita: sono andato a vivere ai tropici, mi sono innamorato di una dolcissima ragazza, l’Italia ha vinto i mondiali, l’Inter lo scudetto, la Juve in B… e ho visto i Pearl Jam dal vivo. Concerto al Pala Isozaki di Torino, 15.000 spettatori, atmosfera incredibile, e loro, i Pearl Jam, in gran forma…

venerdì, settembre 15, 2006

madame M.

Funerale di Mauro Massimo. Ha lottato per anni con il cancro e come per beffarlo se l’è portato via un infarto a 51 anni. È un pensiero ricorrente negli ultimi tempi: morte. Che cos’è? Che cosa c’è dopo? Ma soprattutto quando??? Mi ha sempre terrorizzato il pensiero che un giorno tutto finisca, inesorabile, senza possibilità di appello. E continua a terrorizzarmi tanto che in certi momenti mi ritrovo avvolto da questi pensieri con attacchi di panico che riesco a controllare a fatica. Io non ho la verità in tasca e questo mi frega, non mi posso appellare a una qualche giustizia divina, perché non ci credo, non posso guardare oltre il fatidico attimo con speranza, perché non ne ho. Però mi sono accorto che ultimamente mi faccio un sacco di domande in proposito; sono passato dall’essere cristiano in gioventù (credo) all’essere ateo (non ci credo) nell’adolescenza per poi passare all’agnostico (non so) degli ultimi tempi.
Eppure che tu lo voglia o no il momento si avvicina, sempre e comunque, niente e nessuno ferma il tuo appuntamento con Madame M. Ed è per questo che cerco di vivere il mio tempo con intensità, è per questo che non mi sono voluto fermare al solito PRODUCI-CONSUMA-CREPA (CCCP docet). Perché a parte piacevoli quanto corte parentesi la vita da noi è incentrata tutta sul lavoro: ti alzi la mattina, vai a lavorare, mangi, lavori, torni a casa e forse esci qualche oretta. Il giorno l’hai passato a lavorare. Ti fanno il lavaggio del cervello, ti costruiscono bisogni artificiale che ti portano poi a spendere più soldi, per poi farti lavorare di più, pian piano consideri una vita passata a lavorare e tirare avanti, oltretutto sotto stress, la normalità delle cose. E il tempo prezioso ed unico se ne va, e tu le scomode domande (ma è tutto qui?...) non te le poni più tanto spesso, perché ti ricorderebbero una spiacevole verità: il tempo andato non lo recuperi più. Finished. E allora mi chiedo: perché non provare qualcosa di diverso? Perché non sorprendersi in decisioni folli? Perché non rischiare? Perché rinchiudersi in preconcetti inventati da altri? Perché precludersi tante possibilità? Perché buttare via il tempo, così prezioso e unico?

giovedì, settembre 07, 2006

dintorni di Braies - Alto Adige

Giretto in montagna con la mamma, sorella e i nipotini. Che bella sensazione respirare aria pulita e vedere tutto quel verde dopo mesi passati a Saigon....

lunedì, settembre 04, 2006

primo post dall'Italia

Il mio primo post dall'Italia lo dedico a mio fratello che oggi compie 25 anni, partito per girare il mondo circa un anno fa viaggiando attraverso l'America Latina e poi in Nuova Zelanda, dove tutt'ora sta lavorando nel campo sociale; inoltre si occupa di sviluppo sostenibile, ecologia, crudismo, scrive canzoni e poesie, suona la chitarra, canta, é una persona che segue i suoi sogni ed ideali fregandosene dei soldi, dei beni materiali e delle apparenze. Non è sempre facile comunicare con lui perchè è una testa dura, ve lo garantisco, ma è comunque da ammirare per tutte le esperienze e conoscenze che ha accumulato in questi anni e per la semplicità con cui vive la vita di tutti i giorni. Visitate il suo blog se vi interessa. Auguri fratellino!

sabato, settembre 02, 2006

Ms. Hoang Thi Hue ... TI AMO


it will not be easy 1 month without you.
Anh yeu em nhieu!

il mio staff

lo staff con cui ho dovuto gridare urlare litigare un milliardo di volte.... ma tutto sommato al quale mi sono anche affezionato.

partenza

Oggi parto per tornare in Italia e allora mi sono fatto un ultimo giro di compere in centro: casualmente è anche una festa/ricorrenza vietnamita, strade zuppe di motorini, macchine, cyclo, gente. Se non ho preso un cancro oggi attraversando il Saigon Bridge non lo prenderò più. Non si respirava aria inquinata, ma direttamente fumo con qualche particella di ossigeno. Va beh... A presto, città di merda!!!!
Visto che domani atterrerò a Monaco e la prima cosa che farò è bermi una bella birra Weizen, che cosa ho fatto ieri sera?? Con Fabrizio e Ciro sono andato al Brauhof Nguyen Du: birra fatta in casa e Bratwurst con Krauti. Olè!