Tutto pronto, biglietto aereo prenotato, volo da Saigon per Bangkok sabato 2 settembre, notte al TK Palace Hotel di Bangkok, volo da Bangkok per Monaco il 3 settembre. Arrivo previsto a Monaco ore 19 circa. Ci saranno Didi Gio e Goggi che mi verranno a prendere e poi si torna a casa. Dopo 7 mesi rivedrò tutti quanti. Sono emozionato da una parte, triste dall'altra, perchè sicuramente mi mancherà tanto Hue. Comunque non vedo l'ora di farmi uno spritz time come si deve... e poi altre cose del tipo uscita a Innsbruck, concerto Pearl Jam a Torino, giro in montagna (magari in Val Gardena). Ho un mese intero di ferie, percui non devo neanche stressarmi. ARRIVOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!
martedì, agosto 29, 2006
venerdì, agosto 25, 2006
CROLLA TUTTO!!!!
Paura ieri sera: mentre il mio staff puliva il ristorante per la chiusura giornaliera ad un certo punto si sente un gran casino di piatti che si rompono. Mi alzo per andare a controllare quale stronzo abbia commesso il fattaccio e entro in cucina. Ad un certo punto sento sotto i miei piedi il pavimento che cede ed un gran scricchiolio di piastrelle che si frantumano. Lo staff urla e corre fuori dal locale. Io faccio lo stesso (non prima di aver recuperato il mio portatile, altrimenti come faccio a scrivervi le mie puttanate). Beh, stavo tremando. La stessa sensazione che si prova dopo una scossa di terremoto, solo che il rumore del frantumarsi delle piastrelle e il pavimento che cede sotto di te aumentano notevolmente la probabilità che ti caghi addosso (per la cronaca: il pavimento ha ceduto a causa delle scosse provocate dai lavori di costruzione di diverse case e palazzi nelle vicinanze, e a causa del sottofondo fatto alla cazzo di cane (termine tecnico) come da buon geometra ho potuto constatare). Allora, per sicurezza, ho preso la mia Hue e siamo andati a dormire in albergo per una notte.... però devo dire che non avrei mai pensato che mi sarebbe mancata la mia stanzetta che ho in ristorante: la mia piccola scrivania, il mio bagno, il lettone, la mia TV, ed il mio balcone, dove mi metto a leggere, a prendere il sole o semplicemente ad ammirare il cielo di Saigon al tramonto:
giovedì, agosto 24, 2006
Riccardino Fuffolo
Riccardino Fuffolo è il nome che ho dato al nostro nuovo cane, chiaramente per rendere un omaggio al mio attore preferito. L'ho preso per tenere lontano quelle bastarde di pantegane... è ancora piccolino, spero solo che non me lo mangino...
Oggi poi hanno girato un paio di scene di una nota serie televisiva vietnamita con noti attori vietnamiti nel nostro ristorante, c'era lo staff tutto eccitato a vedere i propri idoli recitare. Beh non so se avete mai visto un film asiatico, che sia tailandese coreano o vietnamita... le azioni sono tutte enfatizzate e fa abbastanza ridere a vedersi. A proposito mi sono ricordato delle mie prime vacanze in Asia a Kho Samui, Tailandia con Goggi, Paolone e Patrick. Mi ricordo che io e Goggi ogni tanto ci incollavamo davanti al televisore, anche se non capivamo un cazzo della lingua, e ci pisciavamo addosso a vedere come recitavano...
Oggi poi hanno girato un paio di scene di una nota serie televisiva vietnamita con noti attori vietnamiti nel nostro ristorante, c'era lo staff tutto eccitato a vedere i propri idoli recitare. Beh non so se avete mai visto un film asiatico, che sia tailandese coreano o vietnamita... le azioni sono tutte enfatizzate e fa abbastanza ridere a vedersi. A proposito mi sono ricordato delle mie prime vacanze in Asia a Kho Samui, Tailandia con Goggi, Paolone e Patrick. Mi ricordo che io e Goggi ogni tanto ci incollavamo davanti al televisore, anche se non capivamo un cazzo della lingua, e ci pisciavamo addosso a vedere come recitavano...
martedì, agosto 22, 2006
incidente nr.2
Ieri ho preso sotto una ragazza vietnamita.... stavo andando in centro per passare la serata quando mi spunta sta cretina davanti al motorino. Freno di colpo ma la prendo in pieno. La frenata ha attutito il colpo cosicché lei è rimasta in piedi ed io pure. Chiedo in stentato vietnamita se si sentiva ok e lei mi fa: dau, dau... toccandosi il ginocchio e il braccio e la pancia... il che vuol dire mi fa male. Si avvicina un losco figuro per fare da tramite, come se ne avessi avuto bisogno. Io faccio per darle il mio biglietto da visita col numero telefonico (volevo fare in fretta, dopo un incidente lo straniero non è al sicuro in Vietnam) ma questo essere mi fa vedere banconote, io capisco e chiedo quanto. 200.000 dong. 10 euro. non ci penso due volte, estraggo le banconote, gliele porgo, accendo il motorino e me la filo. Stava infatti sopraggiungendo un piccolo numero di vietnamiti dal aspetto non proprio amichevole. In periferia, buio, solo e in compagnia di vietnamiti incazzati con il bianco che ha tirato sotto una di loro…. che dovevo fare?
lunedì, agosto 21, 2006
palestra
Allora, da quando sono a Saigon per tenermi in forma ho fatto un abbonamento per una palestra, la frequento ogni 2 o 3 giorni e mi metto più che altro sul tapis roulant a correre e poi faccio stretching. Ma mi chiedo come cazzo fai a concentrarti sullo sport quando sei attorniato da così tanta FIGA?!?!?
giovedì, agosto 17, 2006
in piscina
mercoledì, agosto 16, 2006
Pho Bo
Per colazione oggi mi sono sparato ben due piatti di Pho Bo, zuppa di vermicelli di riso con carne di manzo e numerosi altri ingredienti tra cui coriandolo, peperoncino, cipolla, ... é il piatto tipico del Nord, popolare anche qui al Sud, lo si trova dappertutto, per le bancarelle in strada, nei ristoranti, nei caffè. Io me lo gusto normalmente in qualche ristorante della catena Pho 24, ce ne sarà una ventina se non più sparsi per Ho Chi Minh City, ottimo servizio, gentile e veloce, e buona pulizia dei locali, che da queste parti vuol dire che non devi mangiare in compagnia di ratti e scarafaggi....
Piace il Pho Bo anche ai non amanti delle zuppe come me, è molto gustoso e saporito, lascia un piacevole retrogusto, è leggero ed è adatto ad ogni ora del giorno. Come sapore si avvicina alla "Fleischsuppe" che fa mia mamma. Buono, buono, buono... Su me personalmente ha però un effetto collaterale: dopo tiro di quei rutti a dir poco raccapriccianti....
Il conto: 3 Pho Bo (due per me uno per Hue), + meatballs (polpettine di carne) + 2 uova + 1 succo di avocado + 1/2l acqua minerale: 120.000 dong (6 Euro). Il costo della vita in effetti è abbastanza basso da queste parti.
Piace il Pho Bo anche ai non amanti delle zuppe come me, è molto gustoso e saporito, lascia un piacevole retrogusto, è leggero ed è adatto ad ogni ora del giorno. Come sapore si avvicina alla "Fleischsuppe" che fa mia mamma. Buono, buono, buono... Su me personalmente ha però un effetto collaterale: dopo tiro di quei rutti a dir poco raccapriccianti....
Il conto: 3 Pho Bo (due per me uno per Hue), + meatballs (polpettine di carne) + 2 uova + 1 succo di avocado + 1/2l acqua minerale: 120.000 dong (6 Euro). Il costo della vita in effetti è abbastanza basso da queste parti.
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domenica, agosto 13, 2006
Cholon Market
Giro di shopping con Hue nella Chinatown di Saigon... quanta gente, quanta merce, quanto casino, quanto tutto.... un formicaio di venditori e compratori che urlano e barattano per l'intera giornata, odori dolciastri e nauseabondi che si fondono, merce che trabocca da tutte le parti ti giri, gente che mangia che beve che fuma che dorme che piscia che caga, bambini che giocano e urlano, maschi che sonnecchiano e femmine che sgobbano, turisti che fotografano, turisti che comprano, turisti pseudo backpacker che barattano da studenti modello della Lonely Placet, e che alla fine se la prendono nel culo comunque... E dopo una giornata a Cholon si combatte con forti mal di testa…. E quanti porconi che mi tocca tirare....
martedì, agosto 08, 2006
Benvenuto Marco
Nuovo aggiunto in famiglia: il suo nome è Marco ed è il nuovo Chef del ristorante Good Morning Vietnam a De Tham Street – Saigon. Ieri ha cucinato in sala, sotto gli sguardi interessati dei clienti e quello soddisfatto di Ciro, comproprietario della Good Morning Vietnam Company. Menu special della serata: Tagliolini all’aragosta.
.....
Serata nera invece per Hue, la mia ragazza, che sta lavorando come cooperation manager a "Le Pub", pub appena inaugurato in zona Pham Ngu Lao: due ragazzini, a a seguito di uno screzio avuto la sera precedente, hanno cercato di fare la pelle all’addetto della sicurezza del pub, ferendolo al braccio con un coltello. Se l’è vista brutta anche il manager, collega di Hue, rincorso con un coltellaccio dagli stessi delinquenti. Poi è arrivata la polizia e la situazione si è calmata, i bastardelli comunque sono riusciti a filarsela….
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Serata nera invece per Hue, la mia ragazza, che sta lavorando come cooperation manager a "Le Pub", pub appena inaugurato in zona Pham Ngu Lao: due ragazzini, a a seguito di uno screzio avuto la sera precedente, hanno cercato di fare la pelle all’addetto della sicurezza del pub, ferendolo al braccio con un coltello. Se l’è vista brutta anche il manager, collega di Hue, rincorso con un coltellaccio dagli stessi delinquenti. Poi è arrivata la polizia e la situazione si è calmata, i bastardelli comunque sono riusciti a filarsela….
sabato, agosto 05, 2006
6 mesi
Sono passati 6 mesi.
Ho ancora in mente, come fosse un film registrato, il momento del primissimo check-in a Monaco, 5 febbraio 2006: dopo aver abbracciato Giovanni e Didi, a due passi dalle lacrime, ho fatto passare, non senza titubanza, i miei bagagli al controllo. (da gran coglione poi mi sono dimenticato del coltellino svizzero che avevo in tasca…. bella figura. bravo. complimenti…) Poi mi sono voltato e ho salutato i miei due amici e pian piano abbiamo preso due direzioni diverse: loro verso casa – io verso l’aereo che mi avrebbe condotto in Asia. Che sensazione strana ho provato. Irreale. Come un’allucinazione, una sbornia (a parte che la sera prima avrò bevuto sui 4 litri di birra al torneo in palestra organizzato dalla mia squadra di calcio….). Sentivo un po’ di insicurezza e smarrimento. Ma ad un certo punto tutto questo è svanito. Avevo passato il cosiddetto cancello. E da qui in poi tutto è stato più naturale: rinfrescare e migliorare il mio inglese, imparare una nuova professione, vivere a contatto con mentalità e culture diverse, vivere lontano da famiglia e amici, integrarmi in un contesto sociale completamente differente. Certo, non è stato tutto una passeggiata, ma anche le difficoltà le affrontavo con maggiore stimolo e voglia. Non che prima fossi una persona completamente assorbita dal lavoro e dal consumismo, anzi…. ma certamente questa esperienza ha rafforzato notevolmente il significato che davo o do alla vita: avevo completamente dimenticato le parole stress, scadenze, tasse, bollo, assicurazione, macchina, fretta… e liberatomi di questi pensieri ho incominciato a sentirmi leggero. Rilassato. Libero. Soprattutto libero. Mi svegliavo la mattina con una leggerezza d’animo mai provata. Andavo in spiaggia. Da solo. E godevo della solitudine di quei momenti. Si, perché in questi mesi ho imparato a stare bene anche da solo, ad apprezzarmi come mio unico compagno. Forse avevo proprio incominciato a stare bene con me stesso.
Leggevo, nuotavo, prendevo il sole, ascoltavo musica, chiacchieravo, conoscevo gente, e lavoravo. Senza fretta e senza stress. Con più voglia e più energia.
Affermare che questa esperienza mi ha cambiato forse non è corretto, perché secondo me ha solo tirato fuori quello che sono veramente. E mi ha fatto apprezzare nuovamente cose che avevo dimenticato o messo da parte nel mio cervello.
Poi, ragazzi miei se mi sono divertito! Tantissimo! E l’avventura continua...
Ho ancora in mente, come fosse un film registrato, il momento del primissimo check-in a Monaco, 5 febbraio 2006: dopo aver abbracciato Giovanni e Didi, a due passi dalle lacrime, ho fatto passare, non senza titubanza, i miei bagagli al controllo. (da gran coglione poi mi sono dimenticato del coltellino svizzero che avevo in tasca…. bella figura. bravo. complimenti…) Poi mi sono voltato e ho salutato i miei due amici e pian piano abbiamo preso due direzioni diverse: loro verso casa – io verso l’aereo che mi avrebbe condotto in Asia. Che sensazione strana ho provato. Irreale. Come un’allucinazione, una sbornia (a parte che la sera prima avrò bevuto sui 4 litri di birra al torneo in palestra organizzato dalla mia squadra di calcio….). Sentivo un po’ di insicurezza e smarrimento. Ma ad un certo punto tutto questo è svanito. Avevo passato il cosiddetto cancello. E da qui in poi tutto è stato più naturale: rinfrescare e migliorare il mio inglese, imparare una nuova professione, vivere a contatto con mentalità e culture diverse, vivere lontano da famiglia e amici, integrarmi in un contesto sociale completamente differente. Certo, non è stato tutto una passeggiata, ma anche le difficoltà le affrontavo con maggiore stimolo e voglia. Non che prima fossi una persona completamente assorbita dal lavoro e dal consumismo, anzi…. ma certamente questa esperienza ha rafforzato notevolmente il significato che davo o do alla vita: avevo completamente dimenticato le parole stress, scadenze, tasse, bollo, assicurazione, macchina, fretta… e liberatomi di questi pensieri ho incominciato a sentirmi leggero. Rilassato. Libero. Soprattutto libero. Mi svegliavo la mattina con una leggerezza d’animo mai provata. Andavo in spiaggia. Da solo. E godevo della solitudine di quei momenti. Si, perché in questi mesi ho imparato a stare bene anche da solo, ad apprezzarmi come mio unico compagno. Forse avevo proprio incominciato a stare bene con me stesso.
Leggevo, nuotavo, prendevo il sole, ascoltavo musica, chiacchieravo, conoscevo gente, e lavoravo. Senza fretta e senza stress. Con più voglia e più energia.
Affermare che questa esperienza mi ha cambiato forse non è corretto, perché secondo me ha solo tirato fuori quello che sono veramente. E mi ha fatto apprezzare nuovamente cose che avevo dimenticato o messo da parte nel mio cervello.
Poi, ragazzi miei se mi sono divertito! Tantissimo! E l’avventura continua...
venerdì, agosto 04, 2006
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