Premessa: la maggior parte di quelli che leggono questo blog mi conoscono come persona assolutamente non religiosa e molto razionale. Ed è quello che sono rimasto, in parte. Non prendetemi per pazzo, ma qua succedono cose strane, ed in qualche modo devo riuscire a darmi delle spiegazioni.
Sta di fatto che nella casa dove abito tuttora (e dove peraltro abita anche Marco, nostro Chef e compagno di avventure vietnamite) sorge su un vecchio cimitero. Ed è anche un dato di fatto che l’impresa edile costruttrice della casa non ha gettato le fondamenta particolarmente in profondità perché non voleva scavare troppo, rendendo così l’edificio soggetto di scosse e tremori ad ogni passaggio di camion o furgoncino. È anche un dato di fatto che poco tempo fa è crollato il pavimento in cucina, e un altro dato di fatto è che il forno a legna per la pizza sta sprofondando lentamente. Ma questi sono tutti fatti riconducibili alle leggi della fisica, ed analizzando, da buon geometra, la situazione statica dell’edificio, non c’è neanche da meravigliarsi… però…
però ci sono anche fatti abbastanza inspiegabili che succedono in questa casa. Passi che si sentono di notte, finestre che sbattono quando non c’è un filo di vento. E fin qui ci può stare anche l’immaginazione. Ma ieri sera, dopo che mi sono visto “A history of violence” (non male) in DVD con la mia ragazza, ho spento la televisione, ho spento il lettore DVD, ho acceso il condizionatore e ci siamo messi a dormire. Beh, mi sveglio poco dopo, televisione accesa a tutto volume che dava i titoli di coda del film appena visto e condizionatore spento: un caldo bestia. Sveglio Hue e le chiedo se è stata lei. Risposta: no! In quel preciso istante si accende il condizionatore, nessuno dei due aveva anche minimamente sfiorato il telecomando!!! E subito dopo sento come un colpo sulla finestra. Mi alzo, accendo le luci, controllo: niente. Boh. Hue spaventata si rimette a letto ma non dormirà piú tranquilla, io vado a sentire Marco e gli chiedo se non ha per caso sentito niente di strano. Lui mi fa: “no, solo che ogni tanto la casa trema.!” A quello sono ormai abituato. E ritorno a letto. Da qui in poi nottata tranquilla.
Sarà anche perchè sto leggendo “Un indovino mi disse” di Tiziano Terzani, libro che affronta tematiche come la superstizione, magia e religiosità dell’Asia, ma ho incominciato a credere seriamente (prima ci credevo in modo superficiale diciamo) ad una certa energia, positiva o negativa che sia, che non è spiegabile scientificamente, che vada al di là della razionalità; un tipo di energia che ogni essere umano può liberare; e ad un tipo di energia che viene trasmessa al mondo dalla gente che muore. E sono convinto che in qualche modo, se vogliamo vivere bene, dobbiamo rimanere in armonia con il mondo che ci circonda, certamente con la natura e gli uomini, e forse anche con questa energia.
In ogni caso, stasera scendo in ristorante per lavorare, con un mal di testa che persiste da ormai 3 giorni, mi sento debole e ci sono solo pochi clienti. Continuo a pensare a questa energia negativa del posto e rimugino pensieri di questo tipo. Ne faccio partecipe Dung, il nostro cassiere, che mi da ragione e dalla sua borsa tira fuori una specie di portafortuna buddista. Me lo regala. Io lo accetto ormai in preda alla piú totale follia superstiziosa. E che succede??? 5 minuti dopo il mal di testa non c’è piú, sono pieno di energia… ed il locale si riempie di clienti. L’energia ragazzi… l’energia!!!!
Pazzo? Ma certamente…
Sarà anche perchè sto leggendo “Un indovino mi disse” di Tiziano Terzani, libro che affronta tematiche come la superstizione, magia e religiosità dell’Asia, ma ho incominciato a credere seriamente (prima ci credevo in modo superficiale diciamo) ad una certa energia, positiva o negativa che sia, che non è spiegabile scientificamente, che vada al di là della razionalità; un tipo di energia che ogni essere umano può liberare; e ad un tipo di energia che viene trasmessa al mondo dalla gente che muore. E sono convinto che in qualche modo, se vogliamo vivere bene, dobbiamo rimanere in armonia con il mondo che ci circonda, certamente con la natura e gli uomini, e forse anche con questa energia.
In ogni caso, stasera scendo in ristorante per lavorare, con un mal di testa che persiste da ormai 3 giorni, mi sento debole e ci sono solo pochi clienti. Continuo a pensare a questa energia negativa del posto e rimugino pensieri di questo tipo. Ne faccio partecipe Dung, il nostro cassiere, che mi da ragione e dalla sua borsa tira fuori una specie di portafortuna buddista. Me lo regala. Io lo accetto ormai in preda alla piú totale follia superstiziosa. E che succede??? 5 minuti dopo il mal di testa non c’è piú, sono pieno di energia… ed il locale si riempie di clienti. L’energia ragazzi… l’energia!!!!
Pazzo? Ma certamente…